dalle 15.30 Festival dei Popoli
Lunedì 22 novembre
/ CINEMA dalle 15.30
FESTIVAL DEI POPOLI
Festival Internazionale del Film Documentario
• ore 15.30
THE BELOVS (BELOVY)
di Victor Kossakovsky
Russia, 1993, 60′
I Belov sono una famiglia Russa che abita in un villaggio di campagna: Anna, due volte vedova, lavora e mantiene la casa nella convinzione che la sofferenza sia parte integrante della vita; Michail, suo fratello, siede tutto il giorno a bere vodka e a filosofeggiare sul mondo.
The Belov are Russian family that live in a countryside village. Anna, twice a widow, works to keep the family together convinced that to suffer is an integral part of life; Michail, her brother however, prefers instead to sit all day drinking vodka and philosophising about the world around him.
• ore 15.30
SOVIET ELEGY (СОВЕТСКАЯ ЭЛЕГИЯ)
di Aleksandr Sokurov
U.R.S.S., 1989, 37′
Lo sguardo lucido e poetico di uno dei più grandi autori del cinema russo su un momento cardine del processo di dissoluzione dell’URSS, un’elegia cinematografica fatta di attimi sospesi che restituiscono l’idea di un evento che resta fuori campo ma incombe su un intero paese.
The lucid and poetic gaze of one of Russia’s greatest cinematic authors at a pivotal moment during the dissolution of the USSR, a cinematographic elegy composed of critical moments suspended between the idea of an event that remains out of reach but nevertheless looms large over an entire country.
• ore 17.30
STRAY DUCKS (CANARDS ERRANTS)
di Bruno Chouinard
Canada, 2021, 72′
A partire dalla scomparsa di novanta papere di gomma disseminate da alcuni scienziati della NASA per sondare lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia, il film è un ironico detective movie che ci pone di fronte a una delle questioni più urgenti della contemporaneità: il cambiamento climatico.
Beginning with the disappearance of ninety rubber ducks used by Nasa scientists to investigate the melting of the glaciers in Greenland, this film is an ironic detective movie that places us in front of one of the most urgent issues facing us: climate change.
• ore 19.30
THE MOMENT OF TRANSITION (IL MOMENTO DI PASSAGGIO)
di Chiara Marotta
Italia, 2021, 68′
La regista decide di fare ritorno a casa per confrontarsi con la famiglia (e la comunità religiosa) da cui si è allontanata anni prima. La sua volontà di capire e farsi capire si misura con la distanza tra visioni del mondo divergenti che l’affetto reciproco cerca di tenere insieme.
Returning home to confront family (and the religious community) that she left behind years before, the director attempts to understand the space between opposing views of diverging worlds views and the mutual affection she seeks to hold them together.
• ore 21.30
COSMIC CHANT. NIÑO DE ELCHE (CANTO CÓSMICO. NIÑO DE ELCHE)
di Marc Sempere-Moya, Leire Apellaniz
Spagna, 2021, 94′
Un genere musicale associato dal pregiudizio alla tradizione più consolidata e vetusta, il flamenco, rivive sotto forma di performance tra l’avanguardia e la body art. Quella che appare iconoclastia è invece approccio puro e viscerale, intriso di profondo misticismo.
A musical genre closely associated with prejudice compared to the more established and old fashioned flamenco, is revived here between avant garde performance and body art. That which appears iconoclastic is actually a pure and visceral approach, imbued with deep mysticism.
Ingresso in sala
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