16.30, 18.00 e 19.30 Parigi a piedi nudi / 21.30 Il vegetale
Lunedì 21 Maggio
/ CINEMA ore 16.30, 18.00 e 19.30
Parigi a piedi nudi
Di Dominique Abel, Fiona Gordon
Con Dominique Abel, Fiona Gordon, Emmanuelle Riva, Pierre Richard, Emmy Boissard Paumelle, Céline Laurentie, Charlotte Dubery, David Palatino, Frédéric Meert, Guillaume Delvingt.
Genere: commedia – durata: 84 minuti – produzione: Francia, Belgio 2016
Il cinema di Fiona Gordon e Dominique Abel smentisce le apparenze. Lo crediamo minimalista ma a torto perché ciascuna immagine dispiega un ventaglio di idee, di invenzioni, di emozioni. Lo crediamo artificioso e costruito con precisione millimetrica ma in realtà diventa ogni volta terreno di gioco dove tutto slitta traboccando libertà, spontaneità e audacia.
Fiona, bibliotecaria canadese, riceve una lettera da una vecchia zia partita anni prima per Parigi. Martha ha ottantotto anni, la testa tra le nuvole e la paura di finire in un ricovero. Per scongiurare l’ipotesi chiede aiuto alla nipote che sacco in spalla sbarca in città. Eterna ‘gaffeuse’, Fiona si perde, finisce a bagno nella Senna e fa la conoscenza di Dom, un clochard seduttore che vive sulle sponde del fiume. Dom si invaghisce di Fiona e la segue dappertutto. Da principio infastidita, comprende presto di aver bisogno di lui per ritrovare Martha, misteriosamente scomparsa.
Questo gioco dei contrari è appannaggio dei grandi artisti. Comparati regolarmente a Jacques Tati, di cui Gordon e Abel rivendicano con rispetto l’ascendente, se ne appropriano offrendogli una nuova giovinezza, senza cadere mai nella citazione reverenziale e museale. Che disegnino il ritratto di una donna che scopre la sua dipendenza dal freddo (”L’Iceberg”) o la storia d’amore tra una fata e un portiere d’albergo (”La Fée”), le loro opere tracciano una strada singolare e funambolica, oscillando tra dramma e burlesque, che riposa sul principio quasi immutabile di un corpo (fisico o sociale) di fronte a un’avversità (materiale o esistenziale).
La dimensione ludica e poetica del loro lavoro non è mai sterile o naïve e interroga il mondo in maniera garbatamente assurda prima di incantarlo. Equivoci, abbagli, casualità, felicità o tragedie nutrono una sceneggiatura che pesca nei piccoli drammi anonimi del nostro quotidiano e tra gli outsiders eccentrici che lo calcano con piedi enormi. Una straniera smarrita, un senza tetto lunare, una donna âgée e il suo antico amore si cercano, si trovano e si perdono ancora lungo le strade di Parigi, sulle rive della Senna, dentro appartamenti haussmaniani o tende canadesi.
Ricreazione di piste colorate e ludiche, ‘Parigi a piedi nudi’ è definitivamente un burlesque francese, benché Fiona Gordon sia canadese e Dominique Abel belga. Attori e autori dalla personalità gentile, aggiungono sempre ai propri personaggi una presenza irreale. Fata dinoccolata lei, clown attonito lui, le silhouette filiformi, quasi giacomettiane, tendono sempre verso la danza e si allacciano questa volta in un tango elastico su un bateau-mouche. Il pericolo del burlesque è di cedere talvolta all’artificio o alla poesia leziosa ma Gordon e Abel lo eludono correggendo la gentilezza dei loro protagonisti con un pizzico di crudeltà o una nota di malcontento come nella scena al cimitero, dove un elogio funebre deraglia fino all’insulto. Lo aggirano ancora riproducendo in maniera inedita una porzione di reale.
> Leggi tutto l’articolo di Marzia Gandolfi
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Ingresso
Intero • € 7,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00
PROVA L’APERICINEMA DE “I RAGAZZI DI SIPARIO”
con le specialità preparate dai nostri ragazzi
APERICINEMA • ingresso al film + aperitivo = € 12,00
/ CINEMA ore 21.30
per la rassegna “Ciak sul lavoro”
Il vegetale
Sarà presente il regista Gennaro Nunziante
Regia, sceneggiatura: Gennaro Nunziante
Musica: Giancarlo Russo
Interpreti: Fabio Rovazzi, Luca Zingaretti, Ninni Bruschetta, Paola Calliari, Rosy Franzese, Matteo Reza Azchirvani, Alessio Giannone, Barbara D’Urso
Italia 2018; colore 90 minuti
Scritto e diretto da Gennaro Nunziante (regista dei record al botteghino di Checco Zalone), il film ha per protagonista il giovane Fabio (Rovazzi), un 24enne orfano di madre, alle prese con un padre ingombrante e una sorellina capricciosa e viziata che lo considerano un buono a nulla: come dire un “vegetale”. Appunto. Neolaureato in Scienza della comunicazione (ultima, prestigiosa frontiera del precariato intellettuale), in cerca di un impiego, il nostro Fabio vive nella Milano “con vista sul futuro”. Quale futuro? Il bamboccione cerca equilibrio fra ragione di stato (sociale) e motivazioni di carattere (personale), progetti e precetti, principi e priorità. Il gioco della sopravvivenza al tempo del delirio e del disagio nel compromesso “Sistema Italia”. Fabio ci crede, l’amico collega di smarrimento, il pugliese Nicola, fatalisticamente si accontenta di fare il fattorino per un ristorante giapponese. Fra un colloquio e uno stage, un nuovo orizzonte si profila. Tutto si rimette in discussione. La vita è a una svolta. Sarà per il nostro “vegetale” l’inizio di una brillante carriera? Il debutto sulla ribalta (dis)occupazionale del Belpaese (dimentichiamoci la professione), critica e malmessa, pericolante e terremotata, ha toni da commedia mordi e pensa, situazioni comiche e trovate paradossali incalzano il protagonista, Fabio Ravazzi qui in veste di attore (all’esordio) e non di creatore di tormentoni web intergenerazionali (“Andiamo a comandare”, “Tutto molto interessante”), youtuber, fenomeno virale e disco di platino. “Il film – dice Nunziante – sfrutta la naturale comicità di Rovazzi e la sua fisicità, e allo stesso tempo vuole offrire spunti su temi oggi cruciali come il senso della comunità e quello della giustizia sociale”.
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Ingresso
Biglietto unico • € 4,00