16.30 e 18.30 In guerra / 20.30 e 22.30 rassegna: Ecce Pizze
Lunedì 19 Novembre
/ CINEMA ore 16.30 e 18.30 versione in italiano
En Guerre (In guerra)
di Stéphane Brizé
con Vincent Lindon, Mélanie Rover, Jacques Borderie, David Rey
genere: drammatico – durata: 105 minuti – produzione: Francia 2018
Brizé ci porta letteralmente in trincea: il lavoro come campo di battaglia, gli operai i soldati. Con un Vincent Lindon di bravura impossibile, in perfetta interazione con interpreti non professionisti al servizio di una sceneggiatura precisa che parla di rispetto dei patti.
È davvero un film di guerra il nuovo di Stéphane Brizé: il lavoro come campo di battaglia, gli operai come soldati che avanzano obiettivo dopo obiettivo verso la battaglia finale combattuta a suon di parole come colpi di fucile e decisioni istituzionali come bombe, con tanto di divisione nel fronte interno.
En guerre racconta della lotta sindacale di un gruppo di operai la cui fabbrica sta per essere chiusa e, dopo un lungo sciopero e una battaglia legale, vorrebbero solo poter parlare con l’amministratore delegato della compagnia.
E la voglia di appartenere all’immediato, Brizé la costruisce in primis attraverso delle scelte stilistiche apparentemente semplici e in realtà radicali, che guardano al documentario militante e soprattutto al giornalismo embedded, non a caso, che si fa nelle zone di guerre, in cui la macchina da presa è immersa nell’azione, impallata, deve cercare di coglierlo il mondo anziché ricostruirlo, quasi come fosse un reportage in diretta, appunto.
E in questo, il regista sembra anche raccontare della sconfitta di un certo cinema, della sua impossibilità (forse) di mettere in scena la realtà al contrario di tv e social media, in cui però la manipolazione è cosa comune.
Ma oltre i sottotesti e le complessità stilistiche, En guerre è un film di impatto poderoso, dal ritmo martellante e dalla tensione inesausta, con pochissime distensioni e parentesi personali (perché anche il privato è lotta politica, in certi contesti) che non cerca appigli per piacere ma che emoziona e coinvolge con la giustezza di una posizione morale e ideologica chiara e giusta ma allo stesso tempo trattata con intelligenza anti-propagandistica.
E con un Vincent Lindon di bravura impossibile, inumana, per cui gli elogi e i premi sembrano ormai superflui.
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Ingresso
Intero • € 7,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00
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APERICINEMA • ingresso al film + aperitivo = € 12,00
/ CINEMA
per la rassegna ECCE PIZZE – film gratuiti per studenti universitari
ore 20.30
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
di Martin McDonagh
con Caleb Landry Jones, Abbie Cornish, Woody Harrelson, Kathryn Newton, Peter Dinklage, Sam Rockwell, Lucas Hedges, Frances McDormand, Kerry Condon, John Hawkes
genere: thriller – durata: 115 minuti – produzione: USA, Gran Bretagna 2017
Una madre decisa a trovare l’assassino della figlia comincia ad adottare metodi inusuali e piano piano anche contro la legge. Una commedia profonda che cerca e trova l’anima dell’America sotto l’intolleranza acuta e la mentalità settaria.
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ore 22.30
Io sto con la sposa
di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry
con Tasneem Fared, Abdallah Sallam, MC Manar, Alaa Bjermi, Ahmed Abed, Mona Al Ghabr, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry, Tareq Al Jabr, Marta Bellingreri
genere: docu-fiction – durata: 89 minuti – produzione: Italia, Palestina 2014
Una favola di disobbedienza civile che risolve con estro il dibattito sul diritto alla mobilità.
Un’Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell’incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013.
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Ingresso gratuito