Alexander McQueen – Il genio della moda
di Ian Bonhôte, Peter Ettedgui
con Alexander McQueen
genere: documentario – durata 111 minuti – Gran Bretagna 2018
Le luci e le ombre del grande genio della moda che ha conquistato il mondo con la sua arte coraggiosa, ribelle e straordinaria.
Cresciuto nell’East London, Alexander McQueen era un semplice ragazzo della working class inglese, senza doti né prospettive. Ma nel suo intimo, “Lee” ha sempre saputo di non essere come gli altri. Per anni ha coltivato demoni interiori, dalle sembianze eleganti e spaventose. E soltanto controllandoli, forse, è riuscito a diventare uno dei più iconici artisti del nostro secolo. Come ha fatto questo punk ribelle a conquistare l’alta moda parigina? E perché, al picco della sua fama, ha deciso di mettervi un punto? Riflettendo sulla savage beauty e la dirompente vivacità del suo design, i registi evocano una figura opaca, tra tortura e ispirazione, per celebrare un genio radicale e ipnotico e la profonda influenza che ha avuto sulla sua epoca.
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APPROFONDIMENTO
Marzia Gandolfi per Mymovies.it
Intercalando immagini d’archivio e testimonianze del suo entourage, McQueen piomba lo spettatore nel vivo del suo soggetto, del suo lavoro e delle sue trascendenze. Stilista britannico, bad boy della moda e critico fragoroso dell’establishment, Alexander McQueen crea una bellezza selvaggia e senza concessioni.
Le sue creazioni esprimono una dicotomia permanente: genialità e malessere. La tecnica vertiginosa serve la poetica allucinata: la natura divorata e minacciata dalle nuove tecnologie, la Storia di fronte al presente o al futuro, la nefandezza che sfida la speranza e la grazia. La bellezza che McQueen ha inventato ha tutto quello che è necessario a resistere alla prova del tempo, niente nella sua opera è démodé.
Potente e ambigua resiste anche alla morte del suo creatore, avvenuta tragicamente nel febbraio del 2010.
Il documentario ‘cuce’ un ritratto con ago e filo di parole, quelle dei familiari e quelle degli amici dell’artista, risalendo il tempo fino a scovare un ragazzotto dell’East End affascinato dal pop e la new wave. Cresciuto in una famiglia modesta, McQueen non ha mai rinnegato le sue radici, facendone addirittura un marchio di fabbrica e imponendole nelle grandi maison de couture francesi. In barba alle tradizioni très chic parigine e allo sguardo accigliato della critica specializzata, disegna collezioni e monta sfilate animato dal desiderio furioso di rivoltare o di esaltare.