17.00 e 19.00 Benvenuto in Germania / 21.30 Come un gatto in tangenziale
Lunedì 14 Maggio
/ CINEMA ore 17.00 e 19.00
Benvenuto in Germania
Di Simon Verhoeven
Con Senta Berger, Heiner Lauterbach, Florian David Fitz, Elyas M’Barek, Palina Rojinski, Eric Kabongo, Uwe Ochsenknecht, Ulrike Kriener
Germania 2016 – durata 116 min
Benvenuto in Germania! è un esilarante, satirica e politicamente scorretta commedia del regista tedesco Simon Verhoeven. Definito dal tabloid Abendzeitung “la migliore commedia tedesca dell’anno”, il film racconta la storia di una benestante famiglia tedesca che accoglie nella sua casa un rifugiato, affrontando così con una spensierata leggerezza il tema dell’immigrazione in Germania.
Angelika, una professoressa da poco in pensione, decide, contro il parere dello scettico marito Richard, di ospitare a casa un rifugiato. Così il giovane nigeriano Diallo si trasferisce nella famiglia Hartmanns. Da qui nascono una serie di vicende, complicazioni e momenti esilaranti: il trambusto non solo stravolge la vita dei due, ma anche quella dei figli Philip e Sophie, ormai adulti. La sopravvivenza del loro matrimonio e le possibilità di integrazione di Diallo sono messe a dura prova. Nonostante il caos, resta la speranza che la famiglia ritroverà la sua stabilità, tranquillità e pace come il resto della Germania.
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Ingresso
Intero • € 7,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00
PROVA L’APERICINEMA DE “I RAGAZZI DI SIPARIO”
con le specialità preparate dai nostri ragazzi
APERICINEMA • ingresso al film + aperitivo = € 12,00
/ CINEMA ore 21.30
per la rassegna “Ciak sul lavoro”
Come un gatto in tangenziale
Saranno presenti il regista Riccardo Milani e la protagonista Paola Cortellesi
Regia: Riccardo Milani
Sceneggiatura: R. Milani, Paola Cortellesi, Furio Andreotti, Giulia Calenda
Fotografia: Saverio Guarna
Musica: Andrea Guerra
Interpreti: Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Luca Angeletti, Antonio D’Ausilio, Alice Maselli, Simone de Bianchi, Claudio Amendola
Italia 2017; colore; 98 minuti
C’è chi crede di cambiare il mondo dall’esterno facendo “think tank” e chi si accontenta quel mondo che conosce, frequenta e certo capisce meglio, solo di viverlo. Ci sono le stanze di vetro delle istituzioni europee a Bruxelles che cercano soluzioni e le camere con vista sulla periferia romana, borgata Bastoggi, spazio off limits (“irrecuperabile che in confronto Scampia è una spa”), che le soluzioni sono il giorno per per giorno, a rischio costante di imprevisto. Ovatta e caos. Diagrammi e fornelli. Protocolli da rispettare e regolamenti da bypassare. Eleganza e degrado. Poi se i numeri tornano è questione di fatalità. Ma anche, più civilmente, di conoscenza. Frequentazione e sperimentazione. Superamento delle barriere e aumento dell’ottimismo.
Lui va al mare in una spiaggia radical chic di Capalbio, appartata e silente, densità bassa, ecologia, fruscio di conversazioni, zero decibel, lei a Coccia di Morto a Fiumicino, densità massima, bolgia di corpi tatuati, musica sparata, cartacce e rifiuti. La “buona educazione” con la sua finzione e la “zoticaggine” con la sua verità. Lui, con la moglie separata che in Provenza coltiva lavanda, la bella casa da “intellettuale organico” (avremmo detto una volta) in pieno centro storico, ordine e pulizia, lei col marito in galera, il palazzone periferico, immigrati e disperati, disordine e confusione, un quartiere da evitare, “lassate ogni speranza o voi k’entrate” campeggia sui muri. Il sorriso discreto e lo sghignazzo sgangherato. Il circolo del polo e il campetto per i due calci al pallone.
Milani (all’ottavo film) cuce i due mondi con freschezza, inventiva e lucido pragmatismo, pilotando Cortellesi (proletaria coatta) e Albanese (borghese illuminato) sulla strada della coesistenza e reciproca comprensione. Condivisione? Istradati dai rispettivi figli che si devono scoprire adulti a pelle, senza tante cautele di classe. Un film dotato di grande ritmo, attraversato da figure antropologiche in sintonia coi tempi, “impegnato” per la capacità di mescolare i tracciati e insinuare un futuro, “divertente” per la sintonia delle situazioni al limite ma mai fuori registro, “brillante” per il sorriso che l’imprevisto riesce a suscitare nello spettatore inquieto.
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Ingresso
Biglietto unico • € 4,00