dalle 15.00 Festival dei Popoli
Giovedì 9 novembre
/ ore 15.00
BOTTLEMEN
FLAŠAROŠI
Di Nemanja Vojinović
Serbia, Slovenia | 2023 | 82 min
Settemila anni fa, Vinča, un sobborgo di Belgrado in continua espansione sul Danubio, era la culla della cultura neolitica europea. A pochi chilometri di distanza si spande oggi una delle più grandi discariche insalubri d’Europa. Il luogo è avvolto dal fumo mentre un gruppo di vigili del fuoco cerca di spegnere l’ennesimo incendio, una fonte di contaminazione che, negli ultimi cinque anni, ha regolarmente classificato Belgrado come una delle città più inquinate del mondo. Tra le migliaia di gabbiani in cerca di cibo e i fumi che la fanno sembrare una landa vulcanica, alcuni uomini capitanati dal rom Yani (a sua volta alle dipendenze di un capo invisibile) si guadagnano da vivere raccogliendo bottiglie di plastica e fogli di alluminio, in competizione con altri gruppi che non si fanno scrupoli a rubarsi a vicenda i grandi sacchi colmi di questo bottino. A distanza di sicurezza dallo sguardo di tanta pornografia della miseria, lo spaccato su un mondo post-apocalittico che è il nostro presente.
/ ore 16.30
CAITI BLUES
Di Justine Harbonnier
Francia, Canada | 2023 | 84 min
Come tanti ragazzi, anche Caiti Lord ha un sogno. Per perseguirlo si sposta a Ovest, direzione San Francisco, finché i soldi finiscono, all’altezza di Madrid, New Mexico. Una sosta temporanea, si dice lei, giusto per sbarcare il lunario. Poi il tempo passa e la California assomiglia sempre più alla velleitaria aspirazione di una ragazza che non ce l’ha fatta. Il sogno americano, e la mentalità individualista che lo alimenta, presentano un conto salato a chi non ce la fa, per mancanza di denaro o perché non rispetta canoni estetici sempre più irreali. La regia di Justine Harbonnier si concentra sul punto in cui consapevolezza e disillusione si incontrano, mostrando che oggi vivere di arte è una faccenda per pochi privilegiati. Il “blues” di Caiti diventa così intenso e vissuto, mentre ne scrutiamo la quotidianità, malinconica e rassegnata. In sottofondo, intanto, scorre la quotidianità d’America dell’era-Trump e del mancato impeachment, esemplificativo dello stato di abbrutimento e di quieta disperazione di un intero Paese.
/ ore 18.00
DAUGHTERS OF THE SUN
Di Reber Dosky
Paesi Bassi | 2023 | 75 min
Nel 2014, l’ISIS ha attaccato la provincia del Sinjar, nel Kurdistan meridionale, un territorio popolato dagli Yazidi. Durante l’occupazione, molte ragazze sono state rapite, convertite forzatamente all’Islam e usate come schiave sessuali. Oggi, tante di loro sono state liberate e hanno fatto ritorno nella loro terra natale. Mentre provano a ricostruire le loro vite, il peso della terribile esperienza vissuta in prigionia continua a condizionare la loro esistenza. Un attore teatrale, “Uncle Hussein”, proverà ad aiutare le giovani donne a superare i traumi subiti. Il cineasta kurdo-oladese Reber Dosky riapre una finestra sullo sterminio degli Yazidi, uno dei crimini di guerra dimenticati del nostro tempo, esplorando con delicatezza il trauma delle sopravvissute, attraverso un film di profondo stampo umanista. In Daughters of the Sun l’incontro tra il teatro e il cinema dà vita a un percorso collettivo in cui le giovani protagoniste riscoprono l’amore e il sostegno reciproco, per poter immaginare un nuovo futuro possibile.
/ ore 19.30
NESSUN POSTO AL MONDO
Di Vanina Lappa
Italia | 2023 | 83 min
La transumanza, dichiarata nel 2019 patrimonio universale dall’Unesco, è praticata da millenni sulla montagna cilentana del Cervati, eppure le istituzioni sembrano ostacolare il lavoro dei pastori che da sempre portano là a pascolare le loro mandrie. Un nuovo regolamento comunale ha infatti stabilito che si debba pagare una tassa per portare gli animali al pascolo sulla montagna su cui è sempre stata praticata. Il pastore Antonio, esasperato dalla burocrazia, sembra riuscire a comunicare solo con gli animali e con quella montagna rigogliosa che frequenta da quando è nato e di cui conosce tutti i meandri. La storia di un uomo che, attraverso il rapporto con gli animali, trova un posto che tra gli uomini e le loro leggi non riesce ad avere, in un film che spinge a riflettere su come il sistema dello sfruttamento e del profitto tolga ossigeno a quella relazione tra esseri umani, animali e territorio che potrebbe rappresentare una risposta alla crisi climatica e a forme di coesistenza più evoluta.
/ ore 21.15
BLONDE COBRA
Di Ken Jacobs
USA | 1963 | 33 min
Frutto dell’assemblaggio di un delirante audio di Jack Smith (reduce dal controverso Flaming Creatures) e di sequenze tratte da due progetti cinematografici abortiti realizzati da Bob Fleischner, Blonde Cobra getta uno sguardo su “una vita esplosiva”, come ha ben detto il regista Ken Jacobs, “quella di un uomo dotato di grande immaginazione che patisce la privazione di un Lower East Side non ancora alla moda ed è consumato dal disprezzo tipico dei decenni ‘40 e ‘50 negli Stati Uniti. Sciocco, autocommiserante, invaso dal senso di colpa e tuttavia in grado di superare l’impasse con stile, perché è un uomo senza vergogna, irrimediabilmente coraggioso e consapevole del fatto che apparire indegno può essere strumentale a rivelarne il carattere nel modo più acuto. Così va avanti imperterrito: fa di tutto per attirare il nostro vilipendio, arrivando perfino a mettere alla prova l’amore per i limiti e attirandoci, infine, in una posizione di assurdo giudizio morale; per poi liquidarci con un regale “vaffanculo””.
SOS EXTRATERRESTRIA
Di Mara Mattuschka
Austria, Germania | 1994 | 10 min
Più che un’invasione aliena, la fantasia che Mara Mattuschka propone nel suo S.O.S Extraterrestria è l’esplosione di un’energia latente, anarchica, distruttiva, un corpo mostruosamente terrestre che assume le sembianze di una specie di gigantessa che si aggira per le strade di una città giocattolo, in un folle giro turistico attorno al mondo. La figura protagonista ammicca a personaggi dell’immaginario cinematografico quali Godzilla e King Kong, ma il travestimento qui non è animale. Mattuschka stessa, infatti, sotto la forma del suo alter-ego artistico Mimi Minus, si diverte a seminare il panico tra gli umani. “La immagino come una donna fuori contesto, come se fosse stata prelevata e catapultata nel film, senza alcuna idea di cosa le accadrà” (Mara Mattuschka). Uno spettacolo irriverente sul potere e il dominio, portato avanti dal corpo incontenibile di una ragazza troppo cresciuta.
FLAMING CREATURES
Di Jack Smith
USA | 1963 | 45 min
Nel 1962 Jack Smith organizzò una “festa di Scheherazade” che durò sette fine settimana consecutivi sul tetto di un cinema del Lower East Side dove il regista e i suoi amici, in costumi di varie fogge, inscenarono per la macchina da presa un’immaginaria orgia di travestiti. Frutto di un mix di esotismo barocco, abiti sgargianti e detriti recuperati dalle strade della città, Flaming Creatures è un’orgia dionisiaca e anti-narrativa, fatta di danze sfrenate al suono di una colonna sonora composta da brani di tango tedeschi e canzoni pop latinoamericane. Una follia carnevalesca che si riverbera nella densità caotica della sua composizione formale e nel deliberato disorientamento spaziale di un paesaggio pansessuale di corpi aggrovigliati. Vertice sperimentale del “New American Cinema”, un’opera che all’epoca delle sue prime proiezioni causò scompiglio nei cinema che lo proiettavano, con denunce e arresti, e oggi merita di essere riproposta in tutta la sua fiammeggiante irriverenza. .
Biglietti e abbonamenti
BIGLIETTI
Intero: € 7,00 – Ridotto*: € 5,00 unico pomeridiano
Intero: € 7,00 – Ridotto*: € 5,00 unico serale (dalle 20:30)
Nota: a tutte le proiezioni che iniziano entro le 20.30 si può accedere facendo un solo biglietto per una qualsiasi di quelle comprese in quell’orario. Per la proiezione serale (dalle 20.30 in poi) serve un altro biglietto.
ABBONAMENTO GIORNALIERO
Intero: € 10,00 – Ridotto*: € 7,00
L’abbonamento giornaliero è valido per 1 giorno nella sala in cui viene acquistato.
* Possono usufruire della tariffa ridotta coloro che presentano alla cassa una delle seguenti tessere: Mediateca Regionale Toscana, Carta Socio Coop, Arci, Carte de membre dell’Institut français, Carta Giovani, Carta Argento, Libretto universitario, Amici di Strozzi.
* Possono usufruire della tariffa ridotta i possessori del biglietto del “Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza” e della mostra “Anish Kapoor. Untrue Unreal” presso la Fondazione Palazzo Strozzi.
* Ingresso ridotto per i clienti regionali Trenitalia: per usufruire della tariffa ridotta è necessario presentare un abbonamento o un biglietto regionale convalidato in uno dei giorni di svolgimento del festival. Maggiori info su: trenitalia.com