18.00 e 22.00 Il grande quaderno / 20.00 Operazione U.N.C.L.E.

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Domenica 13 Settembre


/ CINEMA ore 18.00 e 22.00

Il grande quaderno

Un film di Janos Szasz
Con László Gyémánt, András Gyémánt, Piroska Molnár, Ulrich Thomsen, Ulrich Matthes
Titolo originale Le Grand Cahier
Drammatico, durata 113 min. – Germania, Ungheria, Australia, Francia 2013

Il Grande Quaderno, il capolavoro letterario di Ágota Kristóf diventa un film due volte candidato all’Oscar per il miglior film straniero.

Ungheria, Seconda Guerra Mondiale. Una giovane madre lascia la città, minacciata dai bombardamenti, per la campagna. Indotta dal marito, impegnato al fronte, affida i figli alla propria madre, una persona sadica e ostile decisa a piegarli con schiaffi e vessazioni. Resistenti e in attesa di poter riabbracciare i genitori, i due fratelli, gemelli e adolescenti, tengono un diario, regalo del padre, al quale consegnano le scoperte quotidiane e il loro apprendistato alla vita. Fuori dalle pagine del loro grande quaderno intanto la guerra corrompe uomini, donne, bambini.
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Ingresso
Intero € 7,00 • Ridotto € 6,00 per soci UniCoop Firenze e correntisti Banca di Cambiano

 

Dalle 19.00 alle 21.30
PROVA L’APERICINEMA DE “I RAGAZZI DI SIPARIO
con le specialità preparate dai ragazzi coordinati da Matteo Alessi
APERICINEMA • ingresso al film + aperitivo = € 12,00

 

/ CINEMA ore 20.00

Operazione U.N.C.L.E.

Un film di Guy Ritchie
Con Henry Cavill, Armie Hammer, Alicia Vikander, Elizabeth Debicki, Hugh Grant
Azione, durata 116 min. – USA 2015

Un gioiello di riscrittura della storia (reale e televisiva) con il tratto del fumetto e i tagli del cinema
Durante la guerra fredda America e Russia decidono di unire le proprie “intelligenze” per un’importante operazione internazionale. Un agente a stelle strisce dovrà collaborare assieme al proprio corrispettivo sovietico, nonostante la reciproca diffidenza e le ovvie differenze di stile e prospettiva, assieme ad una ragazza che lavora come meccanica nella Germania dell’Est, per impedire a dei villain ricchi, spietati e soprattutto italiani di sconvolgere l’equilibrio geopolitico mondiale con una nuova arma di distruzione di massa.

Che l’attuale era di remake, sequel, reboot e franchise del cinema americano non significhi un calo nelle idee lo hanno già dimostrato diversi film che, nonostante un titolo e personaggi già noti, riuscivano a tracciare archi narrativi autonomi e soprattutto avevano l’ambizione di parlare una lingua diversa dal resto del cinema. Novità a tutti gli effetti mascherate dietro nomi famosi. È il caso anche di Operazione: U.N.C.L.E., lungometraggio prontissimo per uno sfruttamento seriale (se il botteghino lo vorrà), i cui personaggi e il cui intreccio sono presi di peso la serie televisiva degli anni ’60 Organizzazione U.N.C.L.E., quando, in piena guerrafredda, la televisione americana reiterava la distanza del proprio paese dal nemico sovietico (e la superiorità del proprio stile di vita) facendo collaborare un agente americano con uno dei rossi.
Nomi e riferimenti di trama a parte non c’è niente in questo nuovo, esaltante, film di Guy Ritchie che ricordi l’originale o che da esso sia mutuato. Non c’è pausa per la creatività del regista dai tagli di montaggio più riconoscibili della scena contemporanea, non c’è pigrizia intellettuale nella sua produzione. Operazione: U.N.C.L.E. ha l’obiettivo commerciale di lavorare sull’appeal dell’ambientazione anni ’60 e Ritchie la sfrutta al massimo, esagerando fino ad arrivare dalle parti dell’iperbole fumettistica (è la seconda volta dopo il suo Sherlock Holmes steampunk) ma senza sacrificare per questo la godibilità, anzi. Ritchie sembra aver capito bene come, se intrattenimento deve essere, il suo film debba essere pronto a ridere di sè assieme agli spettatori, rispettare determinati canoni senza diventare una parodia ma essere conscio della propria dimensione dolcemente fuori dal tempo, fino a farne un pregio. In questa maniera riesce a far passare nelle maglie di un racconto asciugato al massimo (sembra partire a trama già iniziata e lavora di grandi ellissi invisibili per raccontare la sua storia in maniera indiretta mostrando quasi sempre, almeno fino a prima del gran finale, le conseguenze invece dell’azione) personaggi e ambientazioni che da “d’epoca” diventano fieramente vintage: artificiali, ricostruiti, esagerati nella loro adesione al proprio stereotipo.
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Ingresso
Intero € 7,00 • Ridotto € 6,00 per soci UniCoop Firenze e correntisti Banca di Cambiano