16.00 La Mafia non è più quella di una volta / 18.00 e 21.30 L’ospite / 20.00 Aspettando la Bardot

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Lunedì 23 Settembre


/ CINEMA ore 16.00

La Mafia non è più quella di una volta

di Franco Maresco
con Letizia Battaglia, Ciccio Mira. Genere
genere: documentario – durata: 98 minuti – produzione: Italia 2019

Il documentario di Franco Maresco, vincitore del premio speciale della giuria a Venezia, è esilarante e terribile.
Dalla contraddizione di un concerto in piazza a Palermo, in onore della memoria di Falcone e Borsellino in cui nessuno ha voglia di dirsi contro la mafia, in cui nessuno sa spiegare perché quei due sono chiamati “eroi” e in cui pochissimo pubblico si reca a sentire i musicisti neomelodici che si esibiscono, parte La mafia non è più quella di una volta, documentario con cui Franco Maresco fa un lavoro raffinatissimo di immagine e indagine.
Con una mano racconta l’esilarante profilo di Ciccio Mira (già visto nel suo precedente documentario Belluscone), impresario di infima lega, vero Broadway Danny Rose palermitano dalla mentalità pienamente mafiosa, pronto a tutto per timore e qualche spicciolo. Con l’altra mano racconta di una mafia che non ha bisogno di combattere la memoria di Falcone e Borsellino perché la distrugge fomentando teatrini e circhi in loro onore, li derubrica a miti svuotati, “chiamati in cielo” invece che “assassinati”.

Gabriele Niola per Esquire
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Ingresso
Intero • € 8,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00


/ CINEMA ore 18.00 e 21.30

L’ospite

di Duccio Chiarini
con Daniele Parisi, Silvia D’Amico, Anna Bellato, Thony , Milvia Marigliano, Sergio Pierattini, Daniele Natali, Guglielmo Favilla
genere: commedia – durata: 94 minuti – produzione: Italia, Francia 2018

Una sagace e raffinata riflessione su come il precariato incida nei rapporti umani e nell’eterna incomunicabilità tra uomini e donne.
Diceva Woody Allen nel delizioso e arguto monologo di chiusura di Io e Annie (1977) – in cui si metteva a paragone il “bisogno di uova” alle relazioni – che i rapporti umani per quanto irrazionali e pazzi, continuino per un bisogno ontologico degli uomini di trovare un legame nella propria vita. In tal senso, L’ospite opera seconda del regista Duccio Chiarini (Short Skin) si inserisce proprio in questo filone narrativo, raccontando allo spettatore le difficoltà di una coppia (apparentemente) felice, in un periodo sociale come il 2019, dove il precariato riesce a influire nei rapporti, più del sentimento, in una visione della vita pragmatica e dolorosamente autentica.
Ne L’ospite infatti l’equilibrio di Guido (interpretato da Daniele Parisi) e Chiara (interpretata da Silvia D’Amico) una coppia con i propri alti e bassi come tutti, viene messo a repentaglio nel momento in cui, durante un rapporto, un preservativo rotto dà il via a una sequela di piccoli conflitti crescenti fino alla definitiva rottura. A seguito di questa, Guido inizierà a vagare da “ospite”, di divano in divano tra amici e parenti, divenendo così testimone di come dietro ogni facciata di felicità e armonia di coppia, ci siano discussioni e problematiche più o meno serie.

Francesco Parrino per Cinematographe
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Ingresso
Intero • € 8,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00

 

Dalle 19.00 alle 21.00
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/ CINEMA ore 20.00

Aspettando la Bardot

di Marco Cervelli
con Peppino Mazzotta, Jennifer Mischiati, Désirée Giorgetti, Nicola Nocella, Simona Borioni, Antonio Palumbo, Alessandro Paci, Martina Tonarelli, Nicholas Gallo, Giordana Beretta
genere: commedia – durata: 83 minuti – produzione: Italia 2018

Marco Cervelli al suo primo lungometraggio, di cui è anche autore della sceneggiatura, non doveva sbagliare soprattutto su un elemento: il cast. Ad opera finita e pronta per le sale gli va dato onore al merito: non ha sbagliato.
Cinque attori e un regista stanno allestendo uno spettacolo il cui titolo si rifà al beckettiano “Aspettando Godot”. Anch’essi sono in attesa. Stanno aspettando l’arrivo di un impresario nelle cui mani stanno le sorti dello spettacolo. Ognuno di loro però ha dei problemi che confliggono con la concentrazione necessaria per ottenere il meglio sul palcoscenico. Marco Cervelli al suo primo lungometraggio, di cui è anche autore della sceneggiatura, non doveva sbagliare soprattutto su un elemento: il cast. Ad opera finita e pronta per le sale gli va dato onore al merito: non ha sbagliato. Tutti gli interpreti del film (nessuno escluso) sono all’altezza di un testo che può anche fare a meno di riferirsi al classico di Beckett. Perché qui (e in particolare nella notte che sta al centro del film) c’è qualcosa di diverso. Non c’è solo la passiva attesa di un’esistenza incapace di trovare un senso al proprio esistere.

Giancarlo Zappoli per Mymovies
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Ingresso
Intero • € 8,00
Ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00
Ridotto over 65 (fino alle ore 18.30, esclusi festivi e prefestivi) • € 6,00
Omaggio bambini • ingresso omaggio solo la domenica
Ridotto studenti under 18 • € 5,00
Ridotto studenti universitari (solo per ultima replica del giorno) • € 5,00