17.00 Jimmy’s Hall. Una storia d’amore e libertà / 21.00 TUTTO BUSTRIC! ESCAMOT

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Venerdi 19 Dicembre


/ CINEMA ore 17.00

Jimmy’s Hall. Una storia d’amore e libertà

Di Ken Loach
Con Barry Ward, Simone Kirby, Jim Norton, Andrew Scott, Francis Magee
Drammatico, durata 105 min. – Gran Bretagna, Irlanda, Francia 2014

“Il nostro è solo uno spazio sicuro in cui possiamo pensare, parlare, ridere, ascoltare, imparare, ballare…Venite a vedere con i vostri occhi cosa stiamo facendo, non abbiatene paura”

Nel 1921, il peccato di Jimmy Gralton (Barry Ward) è stato quello di aver costruito una sala da ballo a un incrocio di campagna, in un’Irlanda sull’orlo della guerra civile. La Pearse-Connolly Hall è un locale dove i giovani possono imparare, discutere, sognare… ma soprattutto ballare e divertirsi. Giorno dopo giorno, il locale diventa sempre più affollato e popolare, finché la sua fama di ritrovo di comunisti e liberi pensatori arriva alle orecchie della Chiesa e dei politici. Jimmy tocca con mano la povertà e l’oppressione culturale che affliggono la sua comunità, e l’attivista che è in lui prende il sopravvento.

Che tandem la penna di Laverty al servizio di un Ken Loach più che mai militante! La coppia di anglosassoni sforna un capolavoro dopo l’altro, dall’inizio del loro sodalizio a oggi. Il loro occhio è schierato, severo, rigoroso nelle ricostruzioni storiche senza diventare pedante; i loro film sono precisi come un manuale di storia ed emozionanti come Via col Vento. Lo sceneggiatore e il regista scatenano il loro amore per l’indipendenza irlandese proseguendo la vicenda de Il vento che accarezza l’erba. Otto anni fa ci avevano raccontato il vero e proprio moto rivoluzionario che nel 1921 aveva costretto il re inglese a riconoscere l’autonomia dell’Irlanda. In quest’ultimo film la storia riprende dieci anni più tardi, con un cuore ribelle che si oppone al fascismo cattolico. Il suono puro e inconfondibile delle cornamuse della rivolta è rimasto lo stesso. Il Jimmy del titolo, la cui unica colpa è appunto aver aperto una sala da ballo dove cultura e giustizia sociale non si piegano alla Chiesa cattolica, viene minacciato, ostacolato e accusato di comunismo. D’altra parte, se negli anni Trenta osavi alzare la voce, questa ridicola accusa andava per la maggiore. Al di qua e al di là dell’Atlantico, i comunisti venivano accusati di ateismo, promiscuità, fornicazione e cannibalismo di minori. Comunque la si voglia pensare a proposito del comunismo, che in Russia ha avuto sì conseguenze terribili, bisogna forse rivalutare lo spirito libertario che lo ha animato all’inizio del secolo scorso, tanto nell’est europeo quanto nei paesi anglofoni. Ken Loach, che spesso ha puntato il suo lucido obbiettivo sul mondo del lavoro, qui ritorna invece all’Irlanda novecentesca per scagliarsi contro l’ignavia di chi non sa da che parte stare e si nasconde dietro il potere costituito. Se nelle pellicole precedenti il cattivo era l’industriale, la spietata legge del profitto, e quindi il dio denaro, qui il bersaglio è forse ancora più attuale: il quieto vivere. Della Chiesa cattolica irlandese avevamo già conosciuto la crudeltà, ma ora l’oggetto della critica è più sottile. A ben vedere, i più insopportabili sono i padri e le madri dei giovani ribelli, che non riescono a nascondere l’amore per i propri figli e tuttavia non possono neanche accettare la pubblica vergogna davanti alla comunità religiosa. Quindi cosa fanno? Niente, si voltano dall’altra parte, o tutt’al più preservano l’onore famigliare a suon di frusta. Il buon Loach sembra dirci ancora una volta che la speranza di un futuro migliore è una menzogna inventata dai padroni per farci stare buoni e che la filosofia del “ma in fondo c’è chi sta peggio di me” regna sempre sovrana.
Federico Castelnovo per Recencinema.it

(Jimmy Gralton rimane ancora oggi l’unico irlandese espulso dal suo paese come “immigrato clandestino”, senza processo, nell’agosto del 1933)
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Ingresso
Intero € 7,00 • Ridotto € 6,00 per soci Unicoop Firenze


/ TEATRO ore 21.00

TUTTO BUSTRIC!
ESCAMOT. La meravigliosa arte dell’inganno

Un racconto a tema dove il protagonista-autore Bustric, giocando con tanti, diversi elementi di abilità porta il pubblico nel mondo dell’immaginario e dell’assurdo.
Non è forse inganno la finzione teatrale, non sono inganni le illusioni della vita, le bugie in cui vogliamo credere, i sogni che ci fanno fuggire meravigliosamente dalle delusioni di una realtà spesso povera e disadorna?
Lo spettacolo attraversa altri inganni della storia e della letteratura: il bacio traditore di Giuda, l’astuzia di Davide che vince Golia, il pugnale di Bruto contro Cesare, lo spettro del padre che appare ad Amleto. Ma soprattutto, con la sua aria di ometto ilare e triste tenero e beffardo, ci racconta una trepida storia da Luna-Park tra giostre e orchestrine o la fiaba di un principe russo che salva la sua amata da un mago cattivo, si tramuta in buffa silfide da “Lago dei cigni” o assume l’aspetto fiammeggiante di un demone mangiafuoco.

“Abituato ad incantare il pubblico con un genere di spettacolo gentile, in cui il ricordo si associa alla fantasia, la magia completa la narrazione, l’autobiografia non è separata dall’invenzione. Tutto ha un tono ingannevolmente semplice e inoffensivo ma non fatevi ingannare, c’è del metodo nella sua follia. Lo spettacolo che presenta è uno zibaldone assai, adattabile, in cui Bustric ha riservato il meglio della sua ricca esperienza, Bustric è una presenza autentica”
Ugo Volli, La Repubblica
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Ingresso
Intero € 15,00 • Ridotto € 13,00 per soci Unicoop Firenze / Ridotto € 10,00 per bambini fino ai 12 anni
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PROSSIMI APPUNTAMENTI CON “TUTTO BUSTRIC!”
Shakespeare e le Nuvole / 23 – 24 – 25 Gennaio • 23 – 24 – 25 Aprile
ESCAMOT. La meravigliosa arte dell’inganno / 20 – 21 Dicembre
Napoleone / 20 – 21 – 22 Marzo